Con grande piacere riproponiamo un bell’articolo di Eufemia Marchis Magliano sull’attore di prosa Francesco Artale (1830?-1913), già pubblicato sulle pagine del perento Archivio Flavio Beninati, tuttora parzialmente visionabile nella sua veste originale su Web Archive. Buona lettura!
Premessa
La storia degli attori è parte integrante di quella del teatro italiano, di artisti ricordati ai giorni nostri e di altri dimenticati, messi da parte. Francesco Artale che ebbe buona fama ai suoi tempi, appartiene a quella schiera di attori che, come scrisse Renato Simoni nell’introduzione all’opera di Nardo Leonelli, Attori tragici Attori comici, ebbero fama ai loro tempi, ma la loro arte è avviluppata nell’oblio. Di Artale poche notizie sui dizionari di Luigi Rasi e di Nardo Leonelli, poi qualche menzione brevissima e poco precisa su testi o in Internet. Francesco Artale merita un ricordo corretto e documentato per i suoi meriti artistici, il suo amore per l’arte scenica, la sua statura di uomo onesto, profondamente buono, stimato dalla critica e da tutti coloro che ebbero modo di conoscerlo. La presente biografia, scritta dalla pronipote di Anna Pedretti, per anni compagna di vita e d’arte di Artale, vuole essere il tributo dovuto a un uomo dalle grandi virtù d’animo, all’artista che si dedicò al teatro con passione, determinazione, coraggio dalla fanciullezza fino alla tarda età.
BIOGRAFIA
Francesco Artale nasce a Palermo intorno al 1830-40 (non è stato possibile reperire il certificato di nascita). Figlio di un impiegato borbonico, viene educato con molta cura ed avviato agli studi di legge nonostante avesse rivelato, giovanissimo, predilezione per l’arte drammatica. Mario Ramperti, in un articolo dedicato a Filippo Scelzo, illustre attore nipote dell’Artale, scrisse:
“Francesco Artale, nonno di Filippo, aveva visto la giovinezza fiorire in un patrizio parco, fra cani e cavalli, prima di dedicarsi con disinteressata vocazione al teatro ed a un capocomicato di cui ancora Ermete Zacconi è in grado di rammentare l’estrema rettitudine”.2
Secondo il desiderio della famiglia si iscrive alla facoltà universitaria desiderata dal padre, ma, alla morte di lui inizia a recitare sulle scene palermitane in teatri popolari ed è subito notato per le sue particolari doti di interprete unite a quelle fisiche. Nell’aprile 1857 fa parte di una modesta compagnia che si esibisce al popolarissimo teatro S. Anna nel dramma Gutemberg ossia la prima invenzione della stampa.3 Riuscirà a far parte di buone compagnie dal 1866 con Francesco Sterni, col grande tragico Tommaso Salvini, nella Romana fondata da Angelo Diligenti, Anna Pedretti, Gianpaolo Calloud, Amilcare Bellotti, considerata una delle migliori del tempo (1868-1872) per scelta di repertori, cura della scenografia, affiatamento degli attori. Francesco, bella presenza, voce armoniosa e duttile, eccellenti doti di interprete recita nei ruoli di amoroso e di generico giovane, talvolta in quello di primo attore. Nella Romana ha successo di pubblico e di stampa. Parmenio Bettoli, recensendo gli spettacoli della compagnia, pubblica:
“L’Artale è un attore severo a cui prestanza di persona, bellezza di voce e di pronuncia, padronanza assoluta di scena, assicurano un distinto posto fra i migliori generici”.4
Scioltasi la Romana alla fine del 1872, Artale è inserito nell’ottima compagnia diretta da Luigi Bellotti Bon con attori valenti amatissimi dal pubblico dei più prestigiosi teatri italiani; Pasqualino Ruta, nel suo libro Cinquant’anni di vita teatrale, lo ricorda generico primario nella suddetta compagnia:
“Che valorosa compagnia! Di questa faceva parte Francesco Artale in qualità di generico primario. Era uno dei più belli dell’arte (…) e, quando era padrone della parte, si mostrava subito attore valoroso”. 5
Bravo sì, ma qualche volta di poca memoria! La sua vita sulle scene continua, mentre, nel 1874, inizia quello che sarà un lungo percorso d’amore e di collaborazione artistica con Anna Pedretti, separatasi dal marito Angelo Diligenti. L’attrice ha assunto titolarità di una compagnia con primo attore Luigi Checchi, poi è con Edoardo Majeroni, quindi si associa a Vincenzo Udina e a Vittorio Bozzo e, nell’anno comico seguente, 1875-76, con Carlo Romagnoli. Fra gli scritturati di quest’ultima compagnia, Francesco Artale nel ruolo di generico primario, come ricorda la “Gazzetta di Parma”, è applaudito calorosamente6 nel politeama Reinach della città.
La compagnia Pedretti-Romagnoli termina onorevolmente l’anno comico con i complimenti dell’“Arte Drammatica” all’indirizzo di Artale e della Pedretti: “Sempre una delle poche distintissime attrici”.7
Le troupes che seguono di cui è sempre titolare la Pedretti, hanno Artale come primo attore e dal 1879 direttore; percorrono in lungo e in largo l’Italia con rappresentazioni:
Al Teatro dei Fiorentini di Napoli in cui è presentata per la prima volta nella città l’opera I Borghesi di Pont Arcy8 Artale si è rivelato “artista pieno di sentimento e di cuore nella parte di Fabrizio” 9;
Al Doria di Genova, al Commenda di Milano ove Artale piacque molto nella Fernanda di Sardou1010 ed una giovane attrice che diventerà famosa, Italia Vitaliani alle prime armi, ha gran consenso di pubblico. Applausi, lodi, ma… denari pochi! Artale scrive a Francesco Pasta, amico e collega ai tempi della Romana, proponendo l’ingaggio per Anna come prima attrice madre, per sé come generico. “L’Arte Drammatica” puntualizza che Artale è un bravo attore specialmente nei ruoli di amoroso:
“… ha presenza, ottimo timbro di voce, impegno. Fa bene gli amorosi e, quando c’è la passione, la grande energia, la gran voga, ci dà dentro alla siciliana e ci riesce bene”.11
Pasta non può inserirli nella sua compagnia già al completo, occorre dunque formare una nuova compagnia. Sarà la Anna Pedretti-Ettore Dondini diretta da Antonio Schiavoni, primo attore. Artale torna al ruolo di generico primario. Mario Armani recensendo le rappresentazioni afferma:
“Francesco Artale è un attore che avrebbe tutti i mezzi per essere un distinto primo attore: voce, personale, intelligenza: prova ne sia che la parte del conte di Essex nell’ Elisabetta d’Inghilterra la recitò straordinariamente bene e benissimo recita pure in qualsiasi parte gli venga affidata”.12
Della compagnia che si scioglie nella Quaresima 1883, fa parte nel ruolo di primo attore giovane Ermete Zacconi.13 Conclusasi la Pedretti-Dondini, Anna e Francesco avrebbero dovuto far parte della seconda compagnia Bellotti Bon, ma questi, dopo un terribile crack finanziario, si uccide. Artale, nella lettera a Luigi Rasi, che gli aveva chiesto notizie sul suo percorso teatrale per inserirlo nell’opera in via di composizione, Attori comici Attori tragici, dopo aver notificato le sue origini ed il suo procedere nel mondo dell’arte, scrive:
“Ero stato scritturato dal compianto Bellotti Bon ma la di lui morte mi fu doppiamente dolorosa. Ho avuto compagni tutti i primari artisti che mi hanno sempre stimato e coi quali sono stato sempre in perfetta armonia. I pubblici contro i miei meriti mi hanno applaudito e la critica mi è stata benevola. Il Bellotti Bon nell’ora fatale scrisse una lettera già pubblicata in diversi giornali con la quale mi nominava abile conduttore della sua seconda compagnia. Ma per divergenze artistiche non poté effettuarsi la di lui volontà, talché m’ebbi dalla rispettabile famiglia speciale permesso di portarne la ditta”.14
Ancora una nuova compagnia, dunque: la Bellotti Bon di proprietà di Francesco Artale e soci che, per problemi finanziari tronca gli spettacoli. Gli attori, meno Artale e Anna Pedretti, passano alla compagnia retta da Angelo Diligenti con la presenza di Giacinta Pezzana per recite straordinarie, in un tour egiziano. Nell’ottobre dello stesso anno prende vita la compagnia Francesco Artale direttore e primo attore per il termine dell’anno comico 1883-84 e per il seguente 1884-1885. Scorrendo i periodici dell’epoca quali “Il Piccolo Faust”, “L’Arte Drammatica”, “Monitore dei Teatri”, e quelli locali delle varie città in cui operarono le compagnie dell’Artale non si può non notare la costanza, la tenacia, l’intelligenza nella scelta delle opere del percorso teatrale irto di difficoltà finanziarie, di spostamenti continui, di studio delle nuove produzioni, di scelta di quelle gradite al pubblico sia borghese che popolare. Si tira avanti con forza, con grinta, con continua presenza in palcoscenico. Invero non mancano soddisfazioni per consenso di pubblico e di critica:
“Artale recita I Ranzau con tanta accuratezza da farsi ammirare come Emanuel15 e fece conoscere i suoi mezzi fisici ed artistici”.16
Ma finanze a zero. Artale chiede in prestito cinquanta lire al Pasta che gliele invia subito.17
Non spengono i problemi che, al contrario, s’accentuano. Anna ed Artale non sono in grado di rimandare il denaro, anzi richiedono quattrocento lire, dichiarandosi sicuri di restituire il tutto l’anno seguente poiché scritturati nella compagnia Alessandro Marchetti che sta andando bene con incassi più che soddisfacenti. Pia illusione! Le condizioni economiche della famiglia non sono certo rosee se l’Artale comunica all’amico che non gli è possibile rendere la somma dovuta. “Ho avuto tante disgrazie!” scrive.18 E le vicissitudini di Anna e Francesco continuano; confida al Pasta d’aver trascorso un anno burrascoso che continua in modo allarmante19. In seguito sono inseriti nelle compagnie Pietro Cossa di Ettore Dominici e nella Stabile di Crescenzo di Majo che franano entrambe. Eppure vi militano bravi attori come il Dominici, il Campioni, Luigi e Mirra Buccellati e l’emergente Tina Di Lorenzo! Gli spettatori sono sempre scarsi perché si possa ottenere un incasso sufficiente. Ancora vari tentativi di sollevarsi dalle penose condizioni economiche passando da una compagnia all’altra, poi un po’ di respiro con l’ingaggio nella Goldoniana diretta da Giacinto Gallina. Pochi mesi e poi delusione alla fine del contratto. Altra compagnia Pedretti-Artale che piace ovunque ma che non fa soldi. Finalmente dal settembre 1892 all’anno comico 1898-99 un bel periodo di serenità. Tutto cambia in meglio; Artale coltiva una buona amicizia con Federico Stella, attore dialettale acclamatissimo nella sua Napoli ed ottiene da lui, titolare con Antonio Allegretti dell’applauditissima Compagnia Napoletana, l’ingaggio per sé, la compagna e le tre figlie Maddalena, Annetta, Graziella. Anna come prima attrice e attrice madre, Francesco generico primario, le tre sorelle Artale amorose e prime attrici giovani. In un teatro affollatissimo Artale coglie successo in spettacoli diuturni accanto a Federico Stella:
“non solo un attore, ma una scuola, un indirizzo, un’istituzione del teatro popolare, un attore originale, caratteristico che ha operato una selezione del teatro popolare a cui ha dato impulso, forma e vita (…) il dramma a tinte forti, il dramma che scuote, che fa piangere, fremere è la scuola di Federico Stella, la scuola del sentimento”.20
E Artale recita anche in napoletano e ci riesce così bene che è presente a tutte le rappresentazioni e diventa beniamino del pubblico. Nella lettera a Luigi Rasi già riportata scrive:
“Oggi mi trovo qui a Napoli, vivo modestamente, amato e stimato ed ecco soddisfatto il mio amor proprio. Ho tre figlie delle quali l’una l’ho maritata con proprietario di Castellamare di Stabia e le altre due, scritturate con me come 1e attrici giovani e amorose, senza essere Proculo, dichiaro che potrebbero coscienziosamente occupare un ruolo in compagnie primarie. In compendio ecco la mia vita artistica. La ringrazio cordialmente del suo gentile ricordo, suo obbligatissimo Francesco Artale”.21
Il 22 ottobre 1895 muore Angelo Diligenti; è da credere che Anna e Francesco, dopo vent’anni di vita insieme more uxorio, si siano sposati. Sono uniti da profondo affetto, senza screzi, senza contrasti. Anna è una donna forte, legata di tutto cuore al compagno, Artale è un uomo dolce, generoso, stimato da tutti per la bontà, l’onestà, il rispetto per ogni persona, l’affetto per la famiglia. Terminata la collaborazione alla Compagnia Stella-Allegretti nell’anno comico 1900-1901, nasce la compagnia Francesco Artale-Anna Pedretti con tutta la famiglia, compresi i fidanzati di Annetta e di Graziella, Antonio Musella e Pietro Puntarollo Concialdi, a cui si uniscono ben presto Maddalena ed il marito Gregorio Scelzo che, venduto l’hotel di sua proprietà, assume il ruolo di trovarobe teatrale. Anna e Francesco affidano in seguito la titolarità alla figlia Annetta, prima attrice, mentre il marito di lei Antonio Musella, oltre che attore, è amministratore. Anna Pedretti, attrice madre ed Artale, generico, recitano con l’arte e la passione di sempre. Dopo una pausa di due anni in cui i due fanno parte della compagnia di Vittorina Duse mentre continua la Annetta Artale Musella, la famiglia torna a fare parte del cast di una rinnovata troupe, sempre a nome di Annetta. Artale e la Pedretti partecipano alle recite accolti sempre dagli spettatori con affetto e stima. Sono sul palcoscenico fino a tarda età, si ritirano nel 1909 allorché decidono concordemente di prendersi cura di Lina, la figlia di Anna e Angelo Diligenti, da anni malata e con gravissime condizioni economiche. Lina non aveva mai perdonato la madre di essersi separata dal marito e, soprattutto, di averne ottenuto la separazione affidandogli la figlia. Artale, da ottima persona qual è, dotata d’animo buono e generoso, accoglie amorevolmente la donna nella casa di Bologna dove vive con Anna. Desiderano sostenere l’attrice in completo declino ottenendo per lei l’inserimento nella compagnia Annetta Artale Musella. Troppo tardi! Lina non riesce nemmeno a recitare una sola volta, distrutta dalla malattia e dalla coscienza delle sue condizioni. Muore l’8 giugno 1910. Anna e Artale si trasferiscono a Napoli presso la figlia Annetta che, nel 1911, lascerà il teatro. Muoiono nel 1913, Anna il 24 febbraio, Francesco il 23 marzo. Vengono ricordati dalla stampa in vari accorati necrologi. Nei riguardi di Artale “La Scena di Prosa” pubblica:
“Troppo tardi ci giunse una cartolina dell’ex capocomico Antonio Musella di Napoli, sabato scorso perché noi se ne potesse fare un cenno in quel numero. A Napoli, all’ospedale dei Cinesi, sabato santo, finiva di soffrire, ché in questi ultimi mesi e specie dopo la fine di Anna Pedretti, la vita fu per lui una sofferenza, l’attore drammatico Francesco Artale. E il giorno di Pasqua fu seppellito nel cimitero di Poggio Reale. Chi scrive lo conobbe poco o punto, non può che dire che ciò che ha udito dire di lui da’ suoi compagni d’arte che molti lo conobbero. E attraverso il giudizio dei compagni, la figura dell’uomo e dell’attore ci appare degna di simpatia e di rispetto. Luigi Rasi dice nel suo prezioso dizionario dei comici italiani che egli lasciò di studiare legge all’Università della Natia a Palermo, per entrare in arte – anno 1866 -. Cominciò in compagnia Sterni. La persona prestante, la voce soavissima e forte, unite ad una vera passione per l’arte ed a una ferrea volontà di riuscirvi, lo fecero salire in brevissimo tempo sino al ruolo di primo attore, passando nelle migliori compagnie del suo tempo, come quella di Salvini (1867), di Vitaliani (‘68), la Romana (‘69), di Bellotti Bon (’71 -‘74); e recitando sempre al fianco dei migliori attori che gli furono affettuosi compagni. E fu apprezzato da pubblico e dalla stampa. Luigi Bellotti Bon lo aveva scritturato per affidargli la guida della seconda compagnia, ma il colpo di rivoltella che uccise per sempre la vita del genialissimo attore e capo comico, non realizzò il sogno di Francesco Artale. Il quale, col sopraggiungere degli anni tardi, affrontò serenamente il morso dei giorni tristi, che ora si erano fatti tristissimi. Dicevamo per questo che la sua fine segnò la fine di inenarrabili sofferenze. Alla nuova fossa del cimitero di Poggio Reale mandiamo, per la fine dell’uomo che ben altrimenti avrebbe dovuto chiudere la sua onorata e operosa esistenza un pensiero di cordoglio e di rimpianto.22
Invero, come abbiamo visto, la sua vita ebbe periodi di sofferenza per caratteri economici, ma ebbe anche grandi soddisfazioni personali e, soprattutto, il grandissimo amore di Anna Pedretti, l’affetto delle figlie, dei generi e dei nipoti Filippo, Gina, Francesco Scelzo. Fra questi, tutti dediti all’arte teatrale, emerse Filippo (1900-1980), degno erede della famiglia Pedretti, attori di valore fin dal 1700, che iniziò giovanissimo una lunga ed importante carriera accanto ai migliori attori del suo tempo sia in palcoscenico che nello schermo cinematografico e in sceneggiati televisivi.
APPENDICE
Compagnie di cui fece parte Francesco Artale
Drammatica Compagnia Romana A.C. 1871-72
Diretta dall’artista Angelo Diligenti.
Attrici: Anna Pedretti Diligenti, Enrichetta Reinach, Vittoria Ulivieri, Lina Marazzi, Argia Fortuzzi, Adelaide Marengo, Sonia Maraschi, Maria Seran, Carolina Gentili, Carolina Marazzi, Clotilde Ubaldi, Eugenia Galli.
Attori: Angelo Diligenti, Gian Paolo Calloud, Ernesto Gentili, Gaetano Fortuzzi, Francesco Artale, Enrico Reinach, Ermete Novelli, Ernesto Ubaldi, Onorato Ulivieri, Vincenzo Marazzi, Cleto Ghizzoni, Adolfo Gorini, Ercole Leonardi, Giuseppe Viero Doro, Alessandro Novelli, Cesare Collina.
Compagnia Drammatica L. Bellotti Bon – Cav. G. Peracchi n.1 A.C. 1873-74
Attrici: Adelaide Tessero Guidone, Adelaide Falconi, Angela Beseghi, Giuseppina Solazzi, Laurina Tessero, R. Belli Blanes, Flora Pasta, Emilia Bassi, Angela Mazzi, Carolina Bergonzio, Giulia Bergonzio, Gaetana Solazzi.
Attori: Francesco Pasta, Enrico Belli Blanes, Enrico Salvadori, Domenico Bassi, Francesco Artale, Pietro Falconi, Amico Mancini, Carlo Mangosi, Ettore Mazzi, Luigi Beseghi, Ernesto Cavalieri, Angelo Simetta, Antonio Solazzi, F. Belli Blanes, Luigi Battistelli, Alessandro Mascheroni, Giuseppe Bergonzio.
Drammatica Compagnia di proprietà dell’attrice Annetta Pedretti A.C. 1875-76
Attrici: Annetta Pedretti, Pierina Ajudi-Giagnoni, Angiolina Torre-Tofani, Giuseppina Palestrini, Ilia Signorini, Giuseppina Boldrini, Annina Calestani, Annetta Micheletti, Emilia Signorini, Emma Tofani, Graziella Serra.
Attori: Francesco Artale, Augusto Boldrini, Telemaco Tofani, Domenico Giagnoni, Enrico Simoni, Egisto Signorini, Pasquale Ruta, Gaetano Carillo, Luigi Ferrara, Antonio Boldrini, Attilio Calestani, Luigi Micheletti, Carlo Rubbiati, Ernesto Serra, Oreste Fumagalli, Giuseppe Salvo.
Drammatica Compagnia Anna Pedretti A.C. 1878-79
Attrici: Anna Pedretti, Zaira Pieri Tiozzo, Erminia Magistrelli, Ildegonda Arrigoni, Anita Valazza, Cleta Fantini, Giovanna Sabbatini, Annina Calestani, Rosina Micheletti, Pia Schivi, Olinda Leonardi, Maddalena Gemelli.
Attori: Francesco Artale, Luigi Gattinelli, Alessandro Parrini, Arnaldo Arrigoni, Angelo Gattinelli, Gaetano Carillo, Ernesto Corio, Carlo Valazza, Luigi Ferrara, Giovanni Sabbatini, Attilio Castellani, Luigi Micheletti, Pietro Schivi, Domenico Bonaventura, Giuseppe Conti, Ernesto Felice.
Drammatica Compagnia Luigi Bellotti Bon A.C. 1883-84
Di proprietà di F. Artale e soci diretta dall’attrice Anna Pedretti.
Attrici: Anna Pedretti, Felicita Prosdocimi, Adele Lollio Strini, Clotilde Zanardini, Virginia Concarda Ottone, Emilia Ronchi, Ida Nannini Ferrarese, Clotilde Pescatori.
Attori: Francesco Artale, Luigi Roncoroni, Ugo Capodaglio, Dario Ferrarese, Edoardo Della Seta, Giovanni Boldrini, Napoleone Mozzidolfi, Enrico Sabbatini, Gaetano Carillo, Tebaldo Tagli, Leopoldo Pescatori, Roberto Ripamonti, Federico Pozzani.
Drammatica Compagnia Francesco Artale A.C. 1884-85
Diretta da Anna Pedretti.
Attrici: Anna Pedretti, Gisella Bonafini, Luisa Majone, Enrichetta Toni, Ersilia Verigani, Carlotta Brasi, Emma Bonini, Angiolina Proni, Giulia Melzi.
Attori: Francesco Artale, Giuseppe Palamidessi, Gian Battista Biolo, Carlo Neigre, Giuseppe Majone, Guglielmo Peruzzi, Pietro Ferrazzi, Enrico Brasi, Tebaldo Tagli, Anacleto Martinenghi, Salvatore Ardau, Tullio Catelli, Oreste Valenti, Pietro Bongini, Giuseppe Mellini, Giulio Biondi.
Drammatica Compagnia Anna Pedretti e Francesco Artale A.C. 1886-87
Attrici: Anna Pedretti, Mirra Buccellati, Teresina Caldelli, Giulia Bovini, Zaira Belinetti, Viola Mazzoni, Emma Bonini, Giuseppina Gherardi, Teresita Ferretti, Filomena Ardau, Rosa Mazzoni, Angela Delfini.
Attori: Francesco Artale, Luigi Buccellati, Carlo Caldelli, Ugo Capodaglio, Enrico Bugaro, Filippo Butera, Giuseppe Sequi, Antonio Martini, Salvatore Ardau, Vincenzo Ferretti, Luigi Capodaglio, Tebaldo Tagli, Tommaso Delfini, Eugenio Belinetti, Angelo Belli, Salvatore Allegra.
Drammatica Compagnia A.C. 1887-88
Diretta da Alessandro Marchetti.
Attrici: Pierina Giagnoni, Anna Pedretti, Mina Gerani, Pia Marini, Enrica Zoppetti, Ildegonda Arrigoni, Elvira Zoppetti, Elvira Berti, Teresina Rubino, Annetta Grisostomi, Eugenia Rigaud, Elena Spinelli, Silvia Colli, Maria Cianchi.
Attori: Alessandro Marchetti, Angelo Zoppetti, Carlo Rosaspina, Francesco Artale, Arnaldo Arrigoni, Alberto Passerini, Augusto Colarelli, Enrico Berti, Filippo Butera, Luigi Grisostomi, Angelo Pezzi, Ernesto Decastro, Vittorio Ferri, Cesare Rosaspina, Calisto Gamba, Aristodemo Cianchi, Enrico Grisostomi.
Compagnia Drammatica Permanente Pietro Cossa A.C. 1888-1889
Diretta dall’artista cav. Enrico Dominici.
Attrici: Antonietta Lollio-Strini, Anna Pedretti, Elisa Zangheri, Ernestina Carrà, Elisa Ruggeri, Vittorina Matis, Giuditta Polzi, Annina Brunetti, Elettra Berti, Maria Benevello, Flora Giannelli, Agnese Ponthonier.
Parti ingenue: Celestina e Dolores Dominici.
Attori: cav. Enrico Dominici, Francesco Artale, Luigi Gattinelli, Alfredo Campioni, Giuseppe Moreno, Giuseppe Strini, Nicola Giannuzzi, Carlo Zarlatti, Serafino Renzi, Carlo Ponthonier, Arturo Brunetti, Giuseppe Meroni, Riccardo Morganti, Tullio Catelli, Alessandro Baiardi, Luigi Zucca, Oreste Valli.
Drammatica Compagnia Crescenzo Di Majo A.C. 1889-90
Diretta dall’artista Luigi Ferrati.
Attrici: Mirra Buccellati, Anna Pedretti, Tina Di Lorenzo, Annetta Lazzari, Enrica Viviani, Giuditta Colombo, Maria Bonuzzi, Teresa Pozone, Adele Giovine, Nina Tafuri, Imelda Fabris, Ines Losio.
Attori: Luigi Ferrati, Francesco Artale, Luigi Buccellati, Oreste Molli, Giuseppe Cecchi, Crescenzo Di Majo, Emilio Piamonti, Ferruccio Bianchini, Giovanni Spano, Ludovico Rippaldi, Gaetano Pretolani, Cesare Spinelli, Francesco Pretolani, Giuseppe Colombo.
Drammatica Compagnia F. Stella e A. Allegretti A.C. 1894-95
Attrici: Anna Pedretti, Annetta Lazzari, Marietta Del Giudice, Annetta Artale, Graziella Artale, Concetta Bovino, Maddalena Artale, Concetta Tafuri, Enrichetta Raimo, Annetta Raimo.
Attori: Federico Stella, Antonio Allegretti, Francesco Artale, Crescenzo Di Majo, Alfonso De Riso, Saverio Marino, Enrico Altieri, Gaetano Pretolano, Nestore Montaperto, Ulrico Montaperto, Nicola De Sinno, Enrico Arcuno, Enrico Raimo, Giovanni Concialdi.
Parti Napoletane: Alfonso Del Giudice, Vincenzo Stella, Antonio Vico, Enrico Flocco.
Drammatica Compagnia Speciale della Città di Napoli A.C. 1897-98
Diretta dagli artisti F. Stella e A. Allegretti.
Attrici: Annetta Lazzari, Anna Pedretti, Giulia Bovino, Letizia De Marco, Annetta Artale, Graziella Artale, Nina Tafuri, Clorinda Raimo, Luisa De Felice, Adelaide Longo, Amalia Minichini, Cristina Minichini.
Attori: Federico Stella, Antonio Allegretti, Francesco Artale, Alfonso De Riso, Crescenzo Di Majo, Giuseppe Pironi, Gaetano Pretolani, Nicola De Sinno, Antonio Vico, Ulrico Montini, Nestore Montaperto, Ludovico Rippa, Antonio Musella, Vincenzo Raimo, Saverio Marino, Enrico Arcuno, Vincenzo Stella, Giuseppe Ercolano.
Drammatica Compagnia Italiana Annetta Artale Musella A.C. 1902-03
Direttore artistico: cav. Augusto Mugnaini.
Attrici: Annetta Artale Musella, Anna Pedretti, Graziella Artale, Lena Scelzo, Giuseppina Mugnaini, Costanza Cristofari, Elvira Imbaglione, Rita Ristori, Gina Corsini, Ines Scelzo.
Attori: cav. Augusto Mugnaini, Francesco Artale, Pietro Concialdi, Filippo Cristofari, Augusto Contardi, Antonio Musella, Ernesto Oggioni, Guido Manzini, Giorgio Persico, Giuseppe Lipari, Giuseppe Spreafico, Enea Cristofari.
Amministratore rappresentante la compagnia: Antonio P. Musella.
Segretario: Giuseppe Lipari.
Drammatica Compagnia Italiana Annetta Artale Musella A.C. 1908-09
Direttore Artistico: Giuseppe Sequi.
Attrici: Annetta Artale Musella, Anna Pedretti, Lina Diligenti, Graziella A. Concialdi, Enrichetta Da Caprile, Emma Bellotti, Maria Amorosi, Tina Sequi, Emma Riccio, Elvira Corsini, Pina Betti, Evelina Ponti, Adele Amorosi, Amelia Concialdi.
Attori: Ubaldo Peruzzi, Giuseppe Sequi, Pietro Concialdi, Francesco Artale, Giuseppe Lancillotti, Giuseppe De Witten, Elbano Conforti, Antonio Brinis, Felice Carena, Osvaldo Amorosi, Enrico Pattrese, Antonio Musella, Raffaele Rippa, Ferdinando Lancillotti, Luigi Ravera, Ercole Mazzoni, Giovanni Labrate, Salvatore Sinatra.
Amministratore rappresentante la compagnia: Antonio P. Musella.
Drammatica Compagnia Italiana Annetta Artale Musella A.C. 1909
Attrici: Annetta Artale Musella, Anna Pedretti, Graziella A. Concialdi, Maria L. Piemontese, Ortensia Ciotti, Cleo Valentini, Pina Ciusa, Ines Cittadini, Elvira Corsini, Gina Zambonini, Bettina Zambonini, Amelia Concialdi.
Attori: Armando Cittadini, cav. Giuseppe Piemontese, Giovanni Ciusa, Pietro Concialdi, Francesco Artale, Giovanni Valentini, Riccardo Morello, Antonio Brinis, Leo Venturi, Armando Torti, Luigi Ravera, Antonio Musella, Giuseppe Fornacelli, Michele Ciusa.
Amministratore rappresentante la compagnia: Antonio P. Musella.
Segretario: Michele Ciusa.
Direttore di scena: Luigi Ravera
NOTE
- Colomberti Antonio, Notizie storiche di comici e comiche che illustrarono le scene italiane dal 1780 al 1880, Bologna, manoscritto, p. 91.
- Ramperti Mario, “La scena di prosa”, 3/03/1942.
- Barbina Alfredo, La mantellina di Santuzza, Bulzoni editore, Roma, 1983, p. 63.
- Da “La Gazzetta di Parma” in “Monitore dei Teatri”, 21/09/1872.
- Ruta Pasqualino, Cinquant’anni di vita teatrale, Libreria ed. Viccolai, 1887, p. 126.
- “La Gazzetta di Parma”, 22/04/1875.
- “L’Arte Drammatica”, 13/11/1875.
- Salvini Celso, Tommaso Salvini nella storia del teatro italiano e nella vita del suo tempo, Cappelli, Bologna, 1955, p.30.
- “L’Arte Drammatica”, 6/7/1878.
- Idem, 6/9/1879.
- Idem, 21/1/1881.
- Idem, 12/10/1882.
- Zacconi Ermete, Ricordi e Battaglie, p.23 e 210.
- Lettera di Francesco Artale a Luigi Rasi, 10/6/1895.
- “L’Arte Drammatica”, 20 e 27/11/1884.
- Idem, 1/1/1885.
- Lettera di Francesco Artale a Francesco Pasta, 19/9/1886.
- Lettera di Francesco Artale a Francesco Pasta, 15/2/1888.
- Lettera di Francesco Artale a Francesco Pasta, 4/1/1889.
- “La Gazzetta di Napoli”, 9/4/1893.
- Lettera di Francesco Artale a Luigi Rasi, 10/6/1895, cit.
- “La Scena di Prosa”, 5/4/1913.
BIBLIOGRAFIA
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- Barbina Alfredo, La mantellina di Santuzza, Bulzoni editore, Roma, 1923, p. 63.
- Bon Francesco Augusto, Scene comiche e non comiche della mia vita, Bulzoni, Roma, 1985.
- Cauda Giuseppe, Sul proscenio e a luci spente, Astesano, Cuneo, 1921, p. 123.
- Colomberti Antonio, Notizie storiche dei comici e comiche che illustrarono le scene italiane dal 1780 al 1880, Manoscritto, Bologna, 1881, p.91.
- Colomba Sergio ( a cura di), La fabbrica di Amleto, Libri Arena, Gio. Editing, Bologna, 1999, pp.153-154.
- Cosentino Giuseppe, L’Arena del Sole, Garagnani e Figli, Bologna, 1903.
- Costetti Giuseppe, Il teatro italiano nel 1800- Indagini e ricordi, Cappelli, Bologna, 1901,
- Dizionario del cinema italiano, Ed. Gremese, pp. 1850-1852.
- Enciclopedia dello Spettacolo, Roma, Le Maschere, 1960, pp. 424-425.
- Leonelli Nardo, Attori tragici- Attori comici, Ist. Ed. Bernardo Carlo Tosi, Roma, 1940, ad vocem.
- Marchis Magliano Eufemia, Giacinta Pezzana e Angelo Diligenti- Storia d’arte e d’amore nel teatro drammatico dell’Ottocento, Araba Fenice, Boves, 2010, pp. 25, 74, 159.
- Novelli Ermete, Foglietti sparsi narranti la mia vita, Mondadori, Milano, 1919, pp.96, 103-107.
- Rasi Luigi, I comici italiani, Fratelli Bocca- Lumachi, Firenze, 1897, ad vocem.
- Ruta Pasqualino, Cinquant’anni di vita teatrale, A. Gherardi, 1912, pp. 83-84, 126-128,130-131, 135-136, 155-156.
- Salvini Celso, Tommaso Salvini nella storia del teatro italiano e nella vita del suo tempo, Cappelli, Bologna, 1955, p.30.
- Tardini Vincenzo, Cronistoria dei teatri di Modena, G. Vincenzi e Nipoti, Modena, 1899.
- Giornali
- “L’Arte Drammatica”, 9/9/1870, Quadro compagnie drammatiche A.C. 1873-74, 5/4/1874, 13/11/1875, 10/4/1877, 2/3/1878, 7/9/1879, 12/3/1880, 4/3/1882, 12/10/1882, 27/10/1883, 27/11/1884, 10/3/1886, 5/3/1887, 3/3/1888, 6/3/1889, 10/4/1890, 26/3/1891, 5/3/1894, 10/1/1903.
- “La Gazzetta di Parma”, 22/4/1875, 10/7/1881, 21/3/1884, 9/4/1884, 2/5/1885.
- “Monitore dei Teatri”, 8/3/1876, 1/2/1877, 1/8/1877, 15/11/1878, 9/8/1879.
- “L’Elettore Casalese”, 15/12/1876, 5/1/1876, 25/3/1881.
- “Il Gazzettino Livornese”, 2/7/1876.
- “La Provincia di Brescia”, 20/3/1878.
- “La Gazzetta di Napoli, 21/6/1878, 14-15/9/1892, 10/10/1892, 9/4/1893.
- “Il Pungolo”, 15/6/1878.
- “Il Corriere d’Adda”, 29/7/1878.
- “La Sentinella delle Alpi”, 28/6/1882, 14/6/1883.
- “Il Cittadino di Savona”, 24/1/1884.
- “Il Corriere di Napoli”, 30/3/1889, 3/1/1897, 4/2/1898, 23/3/1899.
- “Scenario”, 15/3/1890, 30/6/1890.
- “La Gazzetta di Napoli”, 10/10/1892, 9/4/1893.
- “Il Proscenio”, 20/11/1893, 20/12/1893, 30/3/1894, 30/11/1894.
- “La Gazzetta di Aqui”, 22/3/1900, 20/7/1905, 6/9/1906.
- “La Scena di Prosa”, 5/471913.
- “Annali del Teatro”, 23/3/1913.
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